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Trentino - Elicottero caduto, Angeli non poteva atterrare a Cloz


TRENTO.Che sia stata una sfortunata coincidenza come ha spiegato Graziano Angeli o qualcos'altro, una cosa appare certa dopo l'incidente di Cloz: quell'elicottero preso a noleggio dal patron di Tca non poteva atterrare in quel minuscolo lembo di terreno vicino alla casa della madre. A sostenerlo è il consulente tecnico nominato dal pubblico ministero Maria Colpani che sta indagando sull'accaduto. Il pubblico ministero si è affidata a Stefano Benassi, comandante dell'aeronautica civile che ieri ha fatto un primo sopralluogo sul luogo dell'incidente e visionato i rottami del velivolo pilotato da Graziano Angeli. Stando ai primi rilievi pare che l'elicottero non avesse l'autorizzazione per atterrare dove è atterrato. Graziano Angeli si è giustificato dicendo che quel pezzo di terra è qualificato come agricolo e dunque su di esso si potrebbe liberamente poggiare un elicottero in volo. La norma, però, parla diversamente. Qualora non sia possibile atterrare presso un'apposita piazzola, il pilota deve chiedere autorizzazione all'atterraggio in altra area sia ai carabinieri che ad un apposito organo di controllo con sede a Verona. Graziano Angeli lo ha fatto? E' quello che deve accertare l'inchiesta aperta con l'ipotesi di reato di disastro colposo aggravato. Resta da capire anche se Angeli, una volta a terra, ha eseguito correttamente tutte le altre procedure.


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